Così, per un mese, sei ragazzi si sono chiusi in una casa, in una località non meglio definita, per simulare le condizioni di vita di chi si trova entro un raggio di 50 chilometri da una centrale in cui è avvenuto un incidente importante, con fuga di radioattività. Divieto di uscire, ma anche di tenere aperte le finestre (solo 20 minuti la sera); cibi esclusivamente in scatola; convivenza forzata. Tutto raccontato da una telecamera accesa 24 ore su 24 nel salotto della casa, dove i sei hanno chiacchierato via post con i coetanei che venivano a sbirciare nella ‘casa dei pazzi’, hanno pronunciato discorsi, inventato piccole storie video, mostrato le loro facce e anche tutto il loro impegno.
Silverback ha curato:
- ideazione contenutiPoi nell’ultima settimana, due di loro sono stati spostati in un grande cilindro piazzato sulla terrazza del Pincio, in una condizione di segregazione ancora più dura. E il messaggio antinucleare che veniva da una delle piazze più famose del mondo ha colpito media e opinione pubblica, così come l’enorme striscione aperto nella finale di Coppa dei campioni (Inter- Palermo), al quale erano appesi due militanti di Greenpeace.